Ecco i promessi aggiornamenti sullo stratwarming di fine gennaio.
Personalmente concordiamo con la dettagliata analisi di Filippo Casciani.
Come unica differenza pensiamo ad una maggiore propensione alle precipitazioni per l’Italia nel periodo 20-24 gennaio con un’alta pressione meno accentuata sul basso mediterraneo.
Per chi non ha pazienza o non vuole seguire i dettagli tecnici può saltare subito alle conclusioni in grassetto in fondo all’articolo
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Emergono ulteriori conferme circa un riscaldamento stratosferico intorno all’ultima decade di Gennaio.
“Queste sono le proiezioni circa l’auspicato crollo delle velocità zonali alla quota dei 10hPa:
Tale calo fa capo alla propagazione dell’onda planetaria (W1), con forte displacement
del VPS a fine mese:
Quindi non si parla erroneamente di “Split” , ma di “traslazione” ed “ellitticizzazione”.
Il pattern che si andrebbe a creare sarebbe quello di un AD-“
Ma che tipo di effetti potrebbero esserci sulla nostra Penisola?
“Gli effetti sono legati al processo di traslazione ed all’instaurarsi del nuovo pattern
tra fine Gennaio ed inizio Febbraio. In linea di massima ci attendiamo una fase
alto-pressoria generata dalla spinta della W1, seguita da un “Atlantic ridge” tra fine
mese ed inizio Febbraio. Ecco qui la proiezione grafica con date indicative”:
Quindi Casciani in pratica neve al Sud, poi ripresa dell’alta Pressione e poi di nuovo freddo e neve anche al Nord e centrali Tirreniche? ” Diciamo che non lo escludiamo, è una possibilità che stiamo monitorando proprio in questi giorni. Seguite comunque gli aggiornamenti, perchè la configurazione è molto complessa”.
Fonte: “Redazione Meteodue.it , consulenza tecnica Filippo Casciani “