Stratwarming 2017: parte 2…vediamo gli aggiornamenti
Conclusa la prima parte dello stratwarming 2017 che avevamo illustrato in un nostro precedente editoriale:
http://www.la-meteo.it/stratwarming-2017-aggiornamenti/
annunciamo come sempre per primi ( tra i vari siti meteo) un secondo evento di stratwarming con possibili effetti nella seconda parte di febbraio.
Vediamo gli aggiornamenti e alcune brevi considerazioni sul fenomeno con l’aiuto di appositi modelli matematici per la stratosfera consultabili a questo link:
http://www.la-meteo.it/previsioni-stratosfera/
Situazione a 24 h a 10 hPa
Situazione a 24 h a 50 hPa
si nota chiaramente come l’alta e bassa stratosfera siano accoppiate e il vortice polare sia allungato lungo la direzione Canada-Scandinavia ad entrambe le quote.
Questa configurazione impedisce all’onda atlantica di svilupparsi in maniera ottimale (con questo si intende che l’alta pressione delle azzorree non riesce a spingersi facilmente ad alte latitudini) e soprattutto favorisce correnti da nord ovest sull’Europa non molto fredde.
Vediamo cosa succede a 192 h secondo le previsioni dei modelli
Situazione a 192 h a 10 hPa
Situazione a 192 h a 50 hPa
L’asse di allungamento del vortice polare si allunga in direzione Europa – Siberia
Questa configurazione favorisce l’irruzione di aria artica sull’Europa e favorisce l’onda atlantica.
Vediamo la previsione a 240 h…
Situazione a 240 h a 10 hPa
Situazione a 240 h a 50 hPa
La posizione del vortice polare rimane ottimale per irruzzioni fredde sull’Europa
Ed infine la previsione delle temperature all’altezza di 10 hPa di GFS a 192 h
Che conferma sostanzialmente quanto visto prima.
Conclusioni
La domande è … cosa succederà sull’Europa?
A nostro parere i modelli matematici troposferici ECMWF e GFS nei prossimi giorni evolveranno lentamente verso una configurazione troposferica compatibile con quella stratosferica a 50 hPa
E se ci sarà la comparsa di un onda atlantica piuttosto intensa questo porterà ad altre ondate fredde sull’Europa
a nostro parere il secondo stratwarming di quest’anno sarà probabilmente meno intenso del precedente ma agirà su un vortice polare ormai “debilitato” e più soggetto ad uno splitting o ad un riposizionamento in sede nord europea
Se il vortice polare (o meglio il nucleo freddo collegato al vortice polare) si distaccherà sul nord europa e ancora meglio tra nord Europa e Russia si potrà assistere ad una fase fredda.
In ogni caso è ancora presto per ipotizzarne in dettaglio gli effetti che vedremo se seguirete gli aggiornamenti dei prossimi giorni…